MusArch – Architetture e Allestimenti dei musei Locali del Lazio

Conoscete il MusArch? Neanch’io prima di qualche giorno fa. Fortunati che siete ad avere me! ;P

In apertura dell’interessantissimo convegno Comunicare i Musei Oggi, tenutosi all’Università La Sapienza di Roma, il 18 e il 19 febbraio scorso, tra le alte personalità partecipanti, a darci il benvenuto anche Claudio Cristallini. Promotore della lettura e funzionario della Direzione Regionale della Cultura – Lazio, ci mostra l’interesse che questo ente ripone nell’approfondito studio delle strutture museali, illustrandoci un progetto in cantiere, ma ormai quasi del tutto completo (solo impicci burocratici bloccano la corretta diffusione e condivisione sul web).  Si tratta di un Museo dei Musei.

E’ del tutto gratuito, per visitarlo non è necessario impostare il navigatore gps per andare a questo indirizzo

http://54.247.69.120/build/movio/regionelazio/it/musei

Bhe si, è virtuale! Come pensavate di custodire degli edifici in un edificio? Dato che non è possibile, tanto vale rendere questi immobili, mobili!

La rivoluzione qui è nel dar valore a progetti e percorsi che, come per ogni museo grande o piccolo, devono adattarsi, rispettare ed esaltare la collezione, la location e il contesto storico geografico.

Come dei sarti, tutti gli architetti ed i museografi, cuciono e disegnano un abito che slanci la figura (valorizzi), che calzi comodamente (che sia accessibile), che sia consono all’occasione (idoneo a ciò che espone). Perché un museo sia chiamato tale deve mostrare, deve insegnare, deve custodire.

La gran parte di visitatori non pagano l’ingresso che per le opere contenute nel museo. Davvero di rado si presta attenzione agli espedienti adottati perché la collezione o il tema-fulcro, sia godibile, fruibile, leggibile. A dire il vero neanch’io vi prestavo attenzione prima di passare da spettatore a formichina operosa del dietro le quinte.

Quello che mi esalta di questa iniziativa è che finalmente si è creato qualcosa che documenti il progresso della museologia, la sua duttilità e la progressiva apertura al pubblico.

Il MusArch si presenta come un comune sito, e la cosa inizialmente può deludere. Anch’io mi aspettavo un po’ più di effetti speciali, ma è speciale il modo in cui racconta piccoli musei dei quali non si sa quasi nulla a livello nazionale e internazionale, che invece sono piccole gemme sfaccettate con zelo, che meritano di essere visitate.

Ognuno dei musei è esaminato sotto i diversi aspetti tecnici così divisi:

Le Sedi: molte sono frutto del recupero di edifici antichi, di varia natura (dal cascinale alla fortezza, fino a nobili appartamenti), che vengono riusati e plasmati dal tema ed al percorso didattico che ospitano. Qui, in poche righe, la storia dei plessi fino alla realizzazione del museo.

L’Allestimento: ovvero il sentiero tracciato dai museografi per il pubblico, che, nella maggior parte dei casi unisce il contemporaneo all’antico. Reperti etnoantropologici o artistici abbinati a nuove tecnologie al servizio di una comunicazione più snella.

Le Collezioni: il tesoro del quale i musei fanno da forziere.

I Progetti: idee in piante e sezioni degli ambienti, su come trasformare ambienti abitativi o industriali in gallerie e laboratori didattici.

I Materiali: qui, lo zoom sugli espedienti inconsciamente evocativi, quelli che creano atmosfera e che solo un architetto sa modulare a suo piacimento. Una sbirciatina ai trucchi del mestiere.

Seguono gli Architetti e i Museologi: messi in evidenza, i loro volti e i loro curricula, attirano finalmente l’attenzione facendo un capolino sul palco. Se possiamo imparare tutte le storie che il Lazio ha da raccontare è anche merito loro, e un plauso lo meritano!

Oltre la Bibliografia e la sezione dedicata a Premi e Mostre, è molto interessante il gruppo di file multimediali raccolto in Storie: interviste in file audio e contenuti fotografici da condividere sui social che avvicinano il museo, che parla con la voce dei direttori e degli ideatori, al pubblico che non aspetta altro che esser coinvolto.

Ottima  la selezione fotografica che rende molto bene l’idea di insieme e i particolari, esalta concept e location.

Invito tutti voi a farci un click, per questo ho deciso di non intervallare questo scritto con delle immagini.

Guardate voi stessi e siate curiosi di sapere cosà nasconde un pannello colorato, cosa c’è dietro una didascalia illustrativa, perché è stato scelto l’acciaio e non il legno per un preciso arredo! Scoprirete le sorprese che queste piccole strutture riservano, e che trovano in questo mezzo un degno strumento di valorizzazione e promozione.

In fin dei conti, non è che un piccolo passo per l’uomo, ma una grande passo per l’importanza che la museologia merita!

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