La Sicilia sta diventando il paradiso degli street artists, così ricca di ispirazioni e luoghi favolosi che non aspettano altro che esser valorizzati!
I murales di Oliveri completano un quadro geografico perfetto, che accontenta gli interesse di ogni visitatore. Oliveri e Tindari si distinguono turisticamente per la loro eterogeneità naturalistica, storico-artistica, sacra e pagana. Entro pochissimi chilometri è possibile visitare l’area archeologica di Tyndaris che include il Teatro Greco, affacciato sulle Eolie (in cui spesso vengono organizzati spettacoli e concerti), il Santuario della Madonna Nera, luogo di culto e di leggende, che richiama pellegrini da ogni parte del mondo, la Riserva Orientata dei Laghetti di Marinello, appena sotto il promontorio su cui sorge la suddetta chiesa, un’area protetta unica al mondo raggiungibile attraverso il Sentiero Coda di Volpe, un percorso di bassa difficoltà per gli amatori del trekking.
Archeologia, storia, fede, natura… mancava solo un po’ di arte contemporanea!
Nel 2020 furono due i festival che collaborarono nel rendere Oliveri un punto di interesse per la street art. Il Primo è L’Emergence Street Art Festival, attivo già dal 2012 a Giardini Naxos, e mai arrestatosi da allora, confermandosi ogni anno come punto di riferimento per Writers di calibro internazionale. Grazie all’Emergence Street Art Festival la Sicilia ha potuto ospitare nel comune tirrenico i murales di Nespoon e Alberto Ruce. La loro missione, oltre alla riqualificazione di punti nevralgici in disfacimento nei piccoli centri urbani, è quello di mettere in relazione diretta il passante con l’arte dei nostri tempi. L’unica pecca del loro sito è che la loro mappa delle opere non è aggiornata, peccato, perchè non è stato semplice trovare i dipinti per una che come me non pratica spesso quella zona.
Per questo ho scelto di agevolarvi e fare di questo articolo anche una piccola mappa per guidarvi al raggiungimento e alla lettura delle pitture. Troverete qui di seguito la spiegazione e le coordinate Google Maps di ogni murale. Iniziamo!
Il primo, quello di Nespoon, si trova esattamente ad angolo tra Via Musco e Via Bellini, proprio al centro del paese di Oliveri. Per le coordinate Google Maps clicca qui
L’ artista polacca ha addolcito con il suo tratto soffice, la ruvida facciata di una vecchia abitazione trascurata. Con morbide oscillazioni della sua bomboletta spray riproduce i punti che le nonne imbastiscono per realizzare corredi e centrini. E’ così che lei omaggia i luoghi che vogliono ospitare una delle sue realizzazioni, ne studia la tradizione popolare di pizzi, merletti e uncinetti, e li riproduce in grande scala sugli edifici, rendendo un oggetto tramandato di generazione in generazione, privato e gelosamente custodito nelle case o in cassetti chiusi, un patrimonio di pubblico dominio. Ogni angolo di mondo possiede la propria tradizione tessile, che lei esamina e rielabora, proprio come fece con i merletti ottocenteschi sulle pareti del la Cité de la Dentelle et de la Mode di Calais, nel nord della Francia. Dice di se sul suo profilo Behance
“Sono nata nel 2009. Creo opere che sono a metà strada tra l’arte di strada, la ceramica, la pittura, la scultura e la gioielleria. Vorrei fare arte positiva e trattare emozioni positive. A volte, nella mia arte commento anche questioni sociali e politiche che considero importanti. La maggior parte del mio lavoro consiste in stampe di merletti tradizionali, realizzati in argilla o dipinti sui muri. Sono fatti a mano, dagli artisti popolari. Perché i merletti? Perché nei merletti c’è un codice estetico, che è profondamente radicato in ogni cultura. In ogni merletto troviamo la simmetria, una sorta di ordine e armonia, non è quello che tutti cerchiamo istintivamente?“
I lavori di Alberto Ruce si trovano in Via Colombo al civico 6 e 8, sul litorale di Oliveri, accanto al Lido Belvedere. Per le precise coordinate Google Maps clicca qui.
Scirocco consta di due pitture murali che insieme compongono il ritratto di un pescatore locale: le sue mani a lavoro ed il volto segnato da profonde rughe. Il soggetto, realmente esistente, fa parte della ormai ristrettissima categoria dei lavoratori del mare, una categoria che a Oliveri sta scomparendo insieme alla storia della sua Tonnara. Leggeri tocchi di vernice delineano delicatamente i tratti del viso, noncuranti di come le porte in metallo possano ostacolarne la realizzazione: quello è l’edificio che l’artista ha scelto, proprio per la fragilità del suo intonaco, aggredito dalla salsedine, che ogni giorno lo sgretola sempre più. Così anche come la categoria dei pescatori, anche questa opera verrà cancellata dal tempo e bruciata dallo Scirocco, ma lo Scirocco vero, inconfondibile solo per pochi ormai.
A 20 metri, sulla facciata di una costruzione che ha tutta l’aria di esser una palestra scolastica gli altri due Murales, in via Baden Powel. Per le coordinate Google Maps clicca qui
Entrambi realizzati nell’ambito di una rassegna che ha avuto luogo grazie alla sinergia tra l’associazione culturale Cannistrà e il Comune di Oliveri nel 2019 dal simpatico nome “Nto menzu na strada“. Le opere sono entrambe frutto di collaborazione tra gli artisti.
Su di una superfice nera spiccano il rosa ed il verde acido, scelti da NessunNettuno e Andrea Sposari per realizzare Il Sogno Di Donna Villa.

La figura sembra fluttuare in uno spazio sottomarino. Il che le si addice dato che gli artisti hanno scelto di raffigurare Donna Villa in una delle sembianze tramandate dalle leggende locali, quella di sirena. Il mito racconta di una creatura malvagia, una strega secondo altre versioni, che viveva in una grotta tutt’oggi esistente, del promontorio di Tindari, in cui attirava gli uomini ammaliandoli per derubarli e divorarli vivi. si narra che in molti tentarono l’impresa di raggiungere l’antro per rubarne le ricchezze accumulate, ma nessuno di loro fece ritorno. Su questa parete è ritratta invece nel suo atteggiamento più indifeso, il sonno profondo di un sogno. Sono perfettamente distinguibili gli stili dei due autori, che pur così differenti convivono armonicamente, umanizzando una fantasia.
Sul lato lungo dell’edificio campeggiano due grandi orsi speculari, opera di CollettivoFX, Poki e Tilla Romeo, il cui titolo è scritto a caratteri cubitali sul cornicione: La famosa invasione degli orsi in Sicilia Trentino
Ai piedi degli animali sono scritti i loro nomi: M49 e Frangipane. L’ennesima fuga e la cattura di un orso in cerca di libertà in Trentino, ha ispirato gli street artists, che hanno affiancato M49 a Frangipane, personaggio del romanzo di Dino Buzzati. Ne La famosa invasione degli orsi in Sicilia, Buzzati racconta con tono favolistico della vittoria delle creature dei boschi contro gli umani, finendo per impossessarsi dei loro spazi urbani. Questo è il messaggio dell’opera, un atto di solidarietà e tifo per l’orso delle Alpi e la speranza che alla natura sia restituito lo spazio che le spetta di diritto. Politicamente ed ecologicamente schierato, è esplicito anche nel suo stile altamente grafico, dettato da pennellate definite, che non potevano che esser accompagnate da una prova magistrale di calligrafia della Romeo.
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