Castroreale, potreste averla sentita nominare durante la competizione del Borgo dei Borghi del 2018, non vinse ma arrivò seconda contro Gradara. Piccolo comune a pochi chilometri di Milazzo, uno di quei gioiellini incastonati sui Nebrodi, un po’ sottovalutati o dimenticati che vale la pena di scoprire.
Al di là del suo valore storico artistico, come troppi comuni montani rischia lo spopolamento, conseguenza di ciò è l’abbandono di edifici antichi del centro storico.
WOA – Wide Open Art è l’azione creativa innescata dal collettivo ROGO Factory composto da Stefania Sottile e Simone Allegra, rispettivamente illustratrice ed fotografo. I due aggettivi, wide e open, suggeriscono un’idea di ampiezza e diffusione. Eppure la seconda parola nasconde un controsenso.
Vecchi legni usurati da tempo e intemperie, chiudono l’accesso e la vista su molti interni di edifici del borgo medievale, alcuni si affacciano su ripidissime scalinate, vicoli che non vengono battuti perché lì infondo non ci sono che rovine. Porte serrate, che non lasciano passare anima viva da almeno 50 anni, si animano grazie a poster di figure umane a grandezza naturale. Una tecnica foto e grafica, quasi acquerellata come i manifesti retrò, dona vita a strade silenziose.
Così nel più scosceso dei vicoli ma anche il più intimo, privato e trascurato, due musicisti ed un uccellino intonano note per farci ballare per strada come una volta, come prima della pandemia, come fosse la festa della candelora, magri con le scarpe in mano. E balla un valzer su di un altro uscio chiuso una coppia delle quali non si vede il volto, ma il cui movimento scardinerebbe quel grosso catenaccio che lo tiene serrato.

Ad accogliere i visitatori del paese l’immagine di un bambino che guarda oltre l’orizzonte verso le Eolie, con l’espressione pura di chi si stupisce ogni giorno, godendo del punto panoramico in cui è stato posizionato.
Il Comune con WOA mantiene un occhio all’antico, uno al futuro, senza curarsi di cadere nel cliché per cui cui ormai si affida alla street art il potere magico della riqualificazione della decadenza. La manifestazione ha la precisa funzione di premere il tasto START, che rianimi da quel insensato fermoimmagine, un angolo di storia che è un promettente fucina creativa: sono previste per l’estate manifestazioni come INCASTRO, laboratorio di movimento moderno e contemporaneo per ogni età, e manifestazioni che quelle vie le riempiranno di musica. WOA ha dato il LA a un movimento vorticoso di eventi di alto livello, ripromettendosi di non limitarsi a questo.
Scende in strada a scoprire ogni porta un folto numero di astanti, incantati dall’atmosfera delle parole di Bufalino e Arminio lette davanti ad ogni varco invalicabile da Venera Leto e Roberta de Gaetano. Una dopo l’altra si giunge all’ultima opera da svelare: è il volto di un bambino, un ritratto di un bimbo realmente esistente dallo sguardo furbo e un po’ monello: è l’immagine del futuro che Castroreale vuole per sè.
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